A bordo di un treno ad alta velocità, con ben due mascherine in faccia, mentre in sei ore di viaggio sfila il paesaggio dell’intero Stivale.
Arrivate a Milano, il tempo di una doccia e di una rassettata generale, e poi via in tutta fretta, verso il centro storico; davanti agli occhi compare la presenza solida e rassicurante del Castello Sforzesco.
Destinazione? La Sacrestia del Bramante, nella basilica domenicana di Santa Maria delle Grazie (sì, proprio quella dell’Ultima Cena di Leonardo), con tanto di frate in bianco e nero all’esterno che controlla il certificato verde.
La scenografia scelta dall’Associazione Italia Medievale per la consegna dei Premi di quest’anno.
Una scenografia carica di Storia, in cui, ovunque ci si volta, ci si imbatte nella bellezza: pareti e volte affrescate, pannelli in legno dipinto.
È proprio qui che, il 27 novembre scorso, Mulieres Salernitanae ha ricevuto uno dei tre Premi Speciali del direttivo dell’Associazione Italia Medievale. Trotta, Rebecca, Sabella, Mercuriade, Venturella e Costanza sono così state accolte dall’associazione e dal nutrito pubblico presente in sala; molti dopo si sono fermati a chiedere, volevano sapere qualcosa di più sulle loro storie.
La ricchezza più grande, come sempre, sono stati gli incontri: anzitutto con i membri dell’associazione, ed è bello ascoltare i riscontri di chi ha letto il tuo libro, scoprendo magari aspetti che tu stessa non avresti mai immaginato. Poi incontri e confronti con altri premiati, tra cui il giornalista e storico pugliese Marino Pagano, autore di un bel libro sulla mistica Chiara da Montefalco, i musicisti dell’Ensemble di Pavia In Itinere Musica Medievale; e infine il fenomeno medievale dell’anno, marchigiano fino alla punta della penna, Sua Medievalissima Eccellenza l’amanuense Stefano Gelao.
Certo, non tutto può essere sempre perfetto: ad esempio quei dannatissimi problemi tecnici che intervengono puntuali a rovinarti i piani.
Nel mio caso, mi hanno impedito di presentare in anteprima mondiale il booktrailer di “Mulieres Salernitanae” con la regia di Donato Nicola Rizzo de Salijs, cui hanno contribuito con le loro foto gruppi di rievocazione storica sparsi per l’Italia. Un video di poco più di due minuti impreziosito da un autentico gioiellino: la colonna sonora originale a cura di Gianni Aversano, leader dell’Ensemble Napolincanto e voce solista dell’Orchestra Popolare Italiana di Ambrogio Sparagna.
Per farmi perdonare, la inserisco qui.
Complimenti al tuo libro!!! Non l’ho ancora letto, ma sono curiosissimo, perciò presto coglierò la palla al balzo per acquistarlo. Per il momento ne ho già tanti in lista d’attesa… 🙂
complimenti!